Pasqua/Easter in Erice, Sicily: Meeting Maria Grammatico

Io amo particolarmente il borgo medievale di Erice, il suo silenzio, la sua vicinanza al cielo.  Qui il tempo si ferma, e per qualche ora si ha l’impressione di trovarsi in una capsula eterna.  Chi ha avuto l’opportunita’ di visitare questo luogo incantevole ed incantato capira’ immediatamente perche’ negli anni e’ sempre stato luogo di clausure: in quella cima solitaria, tra la nebbia ericina scrittori, scienziati, monache, nobili famiglie potevano evadere il mondo esterno e le sue distrazioni ed innalzare i propri spiriti, approfondire le proprie opere, i propri studi.  Tutto cio’ e’ riflesso nella natura degli Ericini, che custodiscono preziosamente la solitudine e la peculiarita’ di questi luoghi.  Dal 1300 al 1492 esisteva un florido quartiere ebraico la cui pulsante economia si basava sul lavoro di orefici, fabbri, cotonieri, e veri artisti della pelle.  Immaginare che tutto cio’ sia veramente esistito nelle stradine quasi mistiche di Erice conduce ad una dimensione storica del tutto affascinante.  Con l’espulsione degli Ebrei nel 1492, Erice perse purtroppo la sua rilevanza storica ed economica.  In quegli anni oltre 40.000 Ebrei furono costretti a lasciare la Sicilia dopo secoli di permanenza.  Non a caso, proprio in questo luogo quasi sacro, cosi “in alto” e lontano dal mondo reale, ma vicino al punto giusto, dal 1963 ad oggi troviamo il Centro Internazionale di Cultura Scientifica “Ettore Majorana” fondato e diretto da Antonio Zichichi.  Qui, nello spirito di una scienza senza segreti e senza confini, che oltrepassa ogni barriera ideologica, politica, razziale (barriere certamente non inventate dalla Scienza ma dai suoi peggiori nemici) scienziati internazionali si confrontano in numerosi convegni.   Da anni seguo una donna straordinaria la cui storia e il cui spirito mi colpirono la prima volta che vidi un documentario sulla sua vita:  Maria Grammatico.  Maria nacque ad Erice nel 1940, rimase orfana a soli 11 anni e venne lasciata al Convento di San Carlo dove rimase per ben 15 anni.  In quegli anni apprese dalle monache di clausura l’arte dei dolci conventuali siciliani e tutte le ricette piu’ segrete custodite nel convento.  Uscita dal Convento, decise di aprire un’attivita’ propria e dopo anni di grandi sacrifici, senza genitori e grandi disponibilita’ economiche, i suoi dolci cominciarono ad essere conosciuti in Sicilia, in Italia e in tutto il mondo.  Gruppi di turisti cominciarono ad inserire Erice nei propri itinerari solamente per conoscere Maria e i gioielli della pasticceria siciliana che le sue mani e i suoi ricordi riuscivano a creare.  Quella prima volta che la vidi in TV ero negli USA ma sentii che l’avrei conosciuta di persona.  Mi e’ stato regalato quell’onore due anni fa.  Sono sicura che quando la incontrerete nel vostro prossimo viaggio siciliano rimarrete particolarmente toccati dai suoi modi dolci ed estremamente umili, da tutto cio’ che i suoi occhi hanno vissuto, le sue mani ricreato.  La sua esperienza ci insegna che ognuno di noi custodisce la capacita’ di modificare radicalmente la propria vita qualsiasi sia la nostra situazione attuale, che ognuno di noi con grande forza di spirito possa oltrepassare ogni tipo di blocco personale, sia esso reale, psicologico, emotivo per arrivare ad una nuova luce.  In occasione della prossima Santa Pasqua, mentre noi Siciliani cattolici riviviamo i momenti piu’ salienti della vita, la morte, la resurrezione di Gesu’ in maniera intima e personale, noi credenti cattolici sappiamo che la resurrezione e’ un prova concreta che l’amore di Dio e’ infinito, che la sua bonta’ e’ miracolosa, che esiste una seconda possibilita’ di riscatto quando confidiamo pienamente nella fede e nella speranza.   Auguro a voi e alle vostre famiglie una serena e gioiosa Pasqua.   A presto, Francesca

Author Francesca Mignosa meets Maria Grammatico in Erice, Sicily  {copyright Francesca Mignosa}
Author Francesca Mignosa meets Maria Grammatico in Erice, Sicily {copyright Francesca Mignosa}

 

Pasticceria Maria Grammatico, Erice, Sicily  {Copyright Francesca Mignosa}
Pasticceria Maria Grammatico, Erice, Sicily {Copyright Francesca Mignosa}
Pasticceria Maria Grammatico, Erice, Sicily   {Copyright Francesca Mignosa}
Pasticceria Maria Grammatico, Erice, Sicily {Copyright Francesca Mignosa}

I particularly love the medieval village of Erice , its silence , its proximity to the sky.  Here, time stands still, and for a few hours one has the impression of being in an eternal capsule.  Those who have had the opportunity ‘o visit this enchanted and enchanting place can understand immediately why, over the years, it has always been the hub of cloisters where, on this solitary summit, among the Erician clouds writers, scientists , nuns, noble families could escape the external world and its distractions and raise their spirits, deepen their works, their studies.  All of this is reflected in the nature of the Ericians (people of Erice), who preciously guard the solitude and peculiarity of their village. From 1300 to 1492 a thriving Jewish Quarter existed.  Its flourishing economy was based on the work of goldsmiths, blacksmiths, cotton manufacturers, and true leather artists.  Being able to picture that all of this really existed in the almost mystical streets of Erice brings to life a fascinating historical dimension. With the expulsion of the Jews in 1492, Erice unfortunately lost its historical and economic importance. In those years, over 40,000 Jews were forced to leave Sicily after centuries. Not surprisingly, in this almost sacred place,  so “high above” and far from the real world, yet close enough, the International Centre for Scientific Culture “Ettore Majorana” was founded in 1963 and has been directed until today by Antonio Zichichi.  Here, in the spirit of science without secrets and borders, a science that transcends all ideological, political , racial barriers (barriers certainly not invented by science but by its worst enemies) international scientists exchange ideas in numerous conferences. For years, I have been following an extraordinary woman whose story and spirit impressed me the first time I saw a documentary on her life : Maria Grammatico.  Maria was born in 1940 in Erice, left orphaned at the age of 11, she was brought at the Convent of San Carlo, where she remained for 15 years . In those years she learned the ancient and secret recipes of the cloistered nuns.  When she was finally released from the Convent, she decided to open her own pastry shop and after years of great sacrifices, without parents and much financial possibilities, her cookies and pastries began to be known across Sicily, Italy and around the world. Groups of tourists began to travel to Erice just to meet Maria and the jewels of Sicilian pastries that her hands and memories could recreate. That first time I saw her on TV in the USA I felt that I would have met her in person. I was given the honor two years ago. I’m sure that when you will meet Signora Grammatico on your next trip to Sicily you will be particularly touched by her gentle and extremely humble, ways,  by everything that her eyes have seen and lived, her hands have recreated.  Her life experience teaches us that all of us hold within ourselves the ability to radically change our lives, whatever our current situation may be, that each of us can overcome any blockage or barrier whether it be personal, real, psychological, or emotional with great strength of spirit and reach a new light.  On the occasion of this Holy Easter, all Sicilian Catholics relive the highlights of the life, death , and resurrection of Jesus in an intimate and personal way, we believers know that the resurrection is a concrete proof that God’s love is infinite, that his goodness is miraculous , that we may always granted a second chance of redemption when we trust fully with faith and hope.  I wish you and your families a happy and joyous Easter.  A presto,  Francesca

Cortile/Courtyard in Erice  {Copyright Francesca Mignosa}
Cortile/Courtyard in Erice {Copyright Francesca Mignosa}
La nebbia, le viuzze di Erice/ The fog, alleys of Erice   {Copyright Francesca Mignosa}
La nebbia, le viuzze di Erice/ The fog, alleys of Erice {Copyright Francesca Mignosa}
Bay of Trapani as seen from Erice  {Copyright Francesca Mignosa}
Bay of Trapani as seen from Erice {Copyright Francesca Mignosa}

 


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